Borsa teatrale Anna Pancirolli 2018
Presentazione delle compagnie vincitrici
di Luca Monti
In uno dei palcoscenici di Milano Campo teatrale, il concorso Borsa Pancirolli dà la possibilità ai giovani vincitori della bella rassegna di presentarsi
È molto importante sostenere queste giovani compagnie. Nella giuria del premio si fa un lavoro attento e autentico di selezione.
Parlando con gli esperti della giuria, sembra proprio che la meticolosa ricerca di novità sia seguita con particolare con una preziosa collaborazione di tanti sguardi provenienti da mondi diversi, il tutto per la volontà e la davvero importante disposizione di Dino e Franca i genitori di Anna Pancirolli, scomparsa prematuramente proprio nel mezzo della sua passione per la scena, faceva teatro con l’allora Crt del professore Sisto Dalla Palma, con il gruppo di “anabasi”.
Da allora, questa famiglia ha preso in carico una serie di compagnie, divenute anche famose, tra gli altri Francesco Alberici, che insieme a Claudia Marsicano sta compiendo un bel percorso, ma anche Tindaro Granata e poi via via altri che, vincitori o finalisti, si sono distinti nel panorama del giovane teatro italiano. Loro arrivano da tutta Italia, carichi di energia, ambizione, bellissimi, straordinariamente freschi, alcuni originali, ed è veramente difficile dalla prima visione di questi materiali video selezionare poi una ventina di gruppi che al Barrios, in un quartiere dove il teatro ha una importante funzione di carattere sociale, passano ad una rosa di finalisti. La passione di Dino Pancirolli prosegue nel curare dalla finalissima e poi anche alla circuitazione. Ed eccoci vi invitiamo a Campo Teatrale dal 2 al 5 maggio 2019. Vedremo Almost Maine della Compagnia Indipendente Giovani Umbri – Perugia e i vincitori ex aequo con Androidi di un gruppo di ragazzi usciti da scuole milanesi, che presentano una caleidoscopica raffigurazione della frammentarietà e della complessità della vita dei ventenni. È ancora il premio speciale Enea Ellero per il Sociale, dedicato anch’esso alla memoria di un giovane scomparso improvvisamente va a Opera liquida e alla cura di Ivana Trettel, che con gli ospiti del carcere di opera ha dato vita a “Disequilibri circensi”.
Non mancate, non è un’occasione qualunque, è un modo di riflettere sul teatro, riflettere sul presente, tornare a farlo in quello che è la piazza pubblica del momento proprio la scena, il luogo teatrale, per riflettere, per confrontarsi e soprattutto per dare nutrimento a questi giovani e a persone che faticosamente, orgogliosamente continuano a portare sulla scena la luce del presente.